Lapis and Notes



Lapis and Notes


Post Scriptum:

Welcome.
(To the Jungle).

"Gli svedesi hanno capito quello che la Scavolini ancora no. Ovvero. Che la gente comune ha 40 mt quadri per farci stare un letto, una cucina e un water. E ha sempre sognato la penisola. Poi si è ridimensionata, nel momento in cui ha realizzato un fatto.
Che i sogni si pagano al metro quadro".







sabato 30 ottobre 2010

Manifestazione delirante, a cadenza annuale, chiamata comunemente: SkiPass.

Ponte dei Morti: oltre a commemorare i nostri defunti e provare applicazioni di sangue finto sul collo per Halloween, chi è appassionato di Snow e sport invernali, lo sa.
E' IL weekend di SKIPASS: la fatidica 4 giorni che decreta l'inzio delle smanie e delle ansie da prestazione di tutti coloro che hanno messo la tavola ai piedi o che lo faranno a breve, per la prima volta. E' il weekend che si anela già dai primi giorni di settembre, quando è alle porte quel malinconico di un autunno, a mio avviso infimo e  inutile (a parte che ho sempre sentito dire che le mezze stagioni non esistono piu', qualcuno mi spieghi).
Da brava fanatica del mondo in questione, alle 15.00 in punto volevo essere davanti all'entrata di Modena Fiere. Pronta all'assalto degli stand, con un foglio e mezzo di cose da comprare (senza particolari necessità, dato che non salto l'evento dal 2005, agli albori della mia passione, ma ogni donna conosce bene l'equazione: Desiderio=Bisogno).
Partenza: Reggio Emilia ore 14.30- Arrivo: Skipass ore 16.10. Si, avete letto bene. Proprio così. Già distrutti dal viaggio (lo stesso tempo per andare in Riviera) e dal parcheggio a 1 chilometro (averlo saputo c'era da organizzarsi con zaino e borraccia), entriamo, increduli dalla quantità di esseri umani allo stesso momento nello stesso luogo. Tutti insieme. Che vogliono vedere la stessa tavola. La stessa giacca. E provare una tuta con scarpone - vediamo se si abbina - in 10 in un metro quadrato. Anarchia totale.
In ordine, sono riuscita ben a : vedere 3 stand e mezzo (con tutta probabilità e un certo senso dell' orientamento uno devo averlo visionato due volte). Sudare come un San Bernardo in spiaggia. Vedere, con grande rammarico, che anche il mondo dello snow è stato contaminato da  Hello Kitty. Trovare una giacca bellissima che non sono riuscita logisticamente a raggiungere.
Fatto ciò, soluzione: gettare la lista (che comunque mi accollava dei doveri autoimposti di acquisto) - andare fuori dagli stand a mangiare un meritato panino, con bevanda Burn in omaggio. E conseguente nervosismo ulteriore.
Pero', Skipass è Skipass. E io ci vorro' sempre tornare, ore 15.00 puntuale. Sempre piu' agguerrita e innamorata. Magari la prossima volta con la canottiera e le idee piu' chiare.


Avvertenze: l'evento puo' creare sintomi da assuefazione e da dipendenza.

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