Lapis and Notes



Lapis and Notes


Post Scriptum:

Welcome.
(To the Jungle).

"Gli svedesi hanno capito quello che la Scavolini ancora no. Ovvero. Che la gente comune ha 40 mt quadri per farci stare un letto, una cucina e un water. E ha sempre sognato la penisola. Poi si è ridimensionata, nel momento in cui ha realizzato un fatto.
Che i sogni si pagano al metro quadro".







mercoledì 10 novembre 2010

La musica è cambiata. (La musica è cambiata?)

C'è da dire che sto capendo, mentre leggo Playlist, il motivo per cui la Daria Bignardi ha deciso di portare all'altare Luca Sofri (adesso sono le donne che portano gli uomini all'altare, non viceversa).

Luca Sofri è nato il giorno in cui in America usciva "I feel fine" dei Beatles.
E' giornalista e conduttore radiofonico italiano; scrive attualmente per i quotidiani La Gazzetta dello Sport, Il Foglio, l' Unità e per le riviste Vanity Fair, GQ, Wired e la rivista online Il Post.
Gestisce un blog personale Wittgenstein 


Nel 2006 ha pubblicato per Rizzoli il suo primo libro intitolato Playlist, una «guida alle 2556 canzoni di cui non potete fare a meno», ristampato in un'edizione aggiornata nel 2008.
Ed è il libro in questione.

Trovo geniale il suo riuscire, e molto bene anche, a raccontare le canzoni. Raccontarle per quello che sono, nel vero senso della parola: senza associazioni di idee, senza ricondurle languidamente (non se ne puo' piu', diciamocelo) a nostalgie passate o amori lontani.
Senza tanti giri di parole Sofri collega un titolo di canzone (sia conosciute, sia molto sconosciute) a qualcosa di concreto, contestualizzandolo.
Quasi 3000 canzoni da tenere a mente, scelte con quello che vorrebbe essere il criterio di Bello.
Belle canzoni. E non sempre famose, "a volte una bella canzone arriva da dove meno te lo aspetti".

Vi riporto l'introduzione alla sezione The Beatles:

"E che, vuoi fare la playlist dei Beatles? Sei scemo? E quante ne metti, settantuno? Beh, metti che questo libro capita in mano a uno giovane, giovane giovane, hai visto mai che serva anche la playlist dei Beatles. (I Beatles, caro figliolo, sono stati i piu' grandi scrittori ed esecutori della storia: erano quattro, poi a uno... gli hanno sparato sotto casa e un altro è morto di malattia. Erano bravi, dammi retta)."


Riporto anche cio' che Sofri scrive di due canzoni "abbastanza" conosciute, pur se in zone geografiche differenti. Queste rendono bene l'idea di cosa intende lui per.....

"Non sono una signora" (Traslocando,1982) - L. Bertè
Grande pezzo, scritto da Ivano Fossati. Diversamente da altre, lui non ritenne di cantarla: con qualche mancanza di spirito. Lei ci vinse il Festivalbar: si presento' sul palco vestita da sposa, ci inciampo' dentro e cadde. Un volo a planare. Metafora di mille metafore: aveva conosciuto il suo futuro marito - otto anni piu' giovane di lei - sull'aereo (un volo a planare) che la portava a New York per incidere "Non sono una signora", ma il matrimonio era andato in pezzi prestissimo. E aveva avuto un destino tempestoso anche il successivo, quello con Bjorn Borg. Ma come ricordarlo, ora?


"Heroes" (Heroes, 1977) - D. Bowie
Naaaaaaaaaa, na-naaaaaaa...... Non sono tante le canzoni che sopravvivono all'ascolto plurimo, decennale, sfinente, accompagnato da tutta la retorica sulla loro immortalità. Per esempio, "Stairway to heaven" no. "Like a hurricane" sì. "Heroes" sì sì sì. Strasì. Potrebbero farne la sigla di Porta a Porta e vi verrebbe voglia di guardare Porta a Porta (forse; forse no). La leggenda vuole che sia stata ispirata dalla visione di due che si baciavano davanti al Muro di Berlino, quando Bowie abitava là. Robert Fripp ci mise la chitarra, e Brian Eno il resto.

Ps. A proposito di Fab Four, esce oggi il libro a fumetti loro dedicato:  Beatles a Fumetti  edito da SKIRA (240 pagine, euro 39.00), un libro di Enzo Gentile e Fabio Schiavo

2 commenti:

  1. Ottimo consiglio. Lo leggerò!
    Divino quando parla della Bertè ;)

    No, non preoccuparti, non vivo sul tuo blog e non sono uno stalker. Però mi arriva l'aggiornamento automatico e, curioso come sono, corro a leggere.

    Ciao!

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  2. Divino anche quando parla di un sacco di altri, vedi alla voce Battiato, Franco o Elio e le storie tese. Super.
    Non mi preoccupo, anzi, mi fa molto piacere che i post non siano postati a vuoto!

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