Lapis and Notes



Lapis and Notes


Post Scriptum:

Welcome.
(To the Jungle).

"Gli svedesi hanno capito quello che la Scavolini ancora no. Ovvero. Che la gente comune ha 40 mt quadri per farci stare un letto, una cucina e un water. E ha sempre sognato la penisola. Poi si è ridimensionata, nel momento in cui ha realizzato un fatto.
Che i sogni si pagano al metro quadro".







sabato 10 ottobre 2015

Don't Wanted.

Fingere di amare per essere amata, per stare al sicuro, bella protetta dalla consapevolezza di qualcuno che mi cerca, che mi aspetta e magari mi supporta, anche. Mi protegge, Magari senza amarmi poi davvero. Semplicemente finge, proprio come me. Finge amore in cambio di tutta questa sicurezza e tentativi maldestri di allontanamento del senso di solitudine dato dalla condizione umana.
Fingere e poi abituarmi a questa finzione, non rendendomene più conto. Senza più farmi domande. Pensando sia reale.
Poi accontentarmi. Ancora abituarmi, radicando l'abitudine. Annoiarmi.
Con il tempo, frustrarmi.
E alla fine tradire.

Che poi tradire è tradirsi, in primis, tradire se stessi. Non sapere più chi sei.
Perdere i miei valori, perdere tutto, buttare all'aria i favori chiesti alle stelle cadenti*.
Perdere quel senso antico dell' esistere che così a fatica ho conquistato. Quel contatto con la parte più vera che è l'origine, l'abisso. Così doloroso, ma così vero e decisivo per conoscermi.
Per dare senso.

Ecco.
Questo è ciò che non vorrei nel mio futuro.

Non vorrei dover gestire quelle confusioni create da me, dal mio "non ascolto" del tumulto interiore.
Non vorrei sbagliare valutazioni, perdere del tempo.
Non vorrei perdermi. Trovare giustificazioni stupide a me stessa.
Non vorrei non sapere quale direzione è quella giusta (ah, già, dovrei saperlo?)

Non vorrei fingere, appunto.

*Cit. I Cani

(Ma ci si innamora o ci si abitua?)





venerdì 25 settembre 2015

Complicati Puzzle Tardivi.

A lasciare che il tempo scorra, e a guardare bene di lasciarlo scorrere senza porre troppo l'attenzione, senza fretta, senza ansia o aspettativa che sia, senza anticipazioni, ecco.
Ecco che arriva, lei, la rivelazione.

Mi spiego meglio.
Provo a spiegare questa osservazione che mi è capitata di intuire ripensando ad un po' di personali faccende sentimentali/professionali del mio passato prossimo e remoto.

A lasciare che la vita accada, che il tempo scorra, resto affascinata da quello che sarà il risultato finale di una particolare situazione (comunque sempre un risultato passibile di continua evoluzione, quindi sempre in divenire). A partire da un/a collega stronzo/a che vorresti non avere vicino, da una storia d'amore che hai vissuto troppo o che proprio non ti è permesso di vivere. Da una ingiustizia che vorresti non sapere, non ci fosse mai stata, dai segreti tuoi e di altre persone che custodisci gelosamente nel tuo cuore.
Ogni situazione, a lasciarla andare come crede, prende strade inaspettate. Resto continuamente affascinata dal rivelarsi delle segrete connivenze della vita. Ogni elemento trova il suo incastro perfetto che poco tempo prima sembrava non esistere. Ogni cosa cambia in modo repentino, il dolore passa, si trasforma. Ogni pezzetto che sembra inizialmente ingiusto, sbagliato, incomprensibile, doloroso o particolarmente brutto (dal mio arbitrario punto di vista), grazie al lungimirante savoir faire del destino trova la sua ragione di esistere. Costruendo e ricostruendo ogni volta una nuova immagine, un nuovo contesto che non avevo non solo previsto, ma nemmeno lontanamente immaginato.
Siamo troppo immersi nel qui e ora, nel presente, per guardarsi dall'alto, E riderne, alle volte.

E' solo con l'età, con il diventare grande, prendendo dimestichezza con lei (la Vita) - senza mai riuscirci troppo bene poi - ho capito che tutto (o quasi) trova un senso, un insegnamento. Ma solo "DOPO"*.
E se ancora non sono riuscita a capirlo significa semplicemente che è troppo presto. E devo capire anche che quella fretta che le cose accadano o no è meglio che impari a mettermela via. Ché io non so proprio un cazzo del progetto.

Ogni volta che ho pensato, imprecando gli dei, a quanto fosse ingiusta la vita, poi ho guardato l'intera trama a distanza di tempo, e ho capito che mi aveva in un qualche suo modo strano salvata da un danno maggiore. Ogni volta che vedo qualcuno che ho amato e mi ha abbandonata, non scegliendomi, o qualcuno che ho abbandonato, non scegliendolo, poi aspetto. E capisco.
Come se, improvvisamente, arrivasse una repentina soluzione, come se si dispiegasse la storia mettendo tutti gli elementi in ordine e tutti i passaggi parziali arrivassero a creare un disegno.
Per farmi capire le fortune, gli errori, le cose da imparare, le cose che servono per diventare donna  con soddisfazione di myself, senza troppi rimproveri o sensi di colpa.

E tra le cose che ho da imparare c'è proprio questa qui.
Non avere fretta che la vita accada, lasciarla fare, rispettandone i suoi personalissimi tempi e fidandosi delle sue decisioni.
Anche quando fa così incazzare, così stare male. Quando non sono d'accordo con lei, quando uccide di malinconia  e di non-sense, quando manca da morire qualcuno, quando vorrei fosse sempre estate.

(Quanto mancherà prima che io diventi un Buddha, oppure, in alternativa, un uomo figo, ricco e superdotato?)

* DOPO: avverbio di tempo abbastanza generico che potrebbe voler dire secondi, ore, giorni, mesi, anni, lustri, secoli o ere geologiche. Purtroppo non è dato a priori e non sempre la soluzione ci è dato sapere per questioni fisiologiche di caduco soggiorno umano sul globo terrestre.


Questo imbrunire alle 19 credo abbia una vaga incidenza negativa sul mio umore e sulla mia stabilità mentale.





venerdì 28 agosto 2015

Motivazioni tangibili di tristezze cosmiche. (Ending summer edition)

Quando arriva il 15 di agosto va ancora tutto bene, si dai. Ancora siamo in estate. Ma si, dai. Eh. Le giornate sono ancora lung... Eh. Insomma. Fa buio alle 19.30. Ah, vedo. Niente. Prendo il maglioncino la sera. 
Vabbè, ci sono ancora un po di settimane vero prima dell' avvento del paludoso Regno della Transilvania? Beh, si. Mah. Si dai, Speriamo. 
Però. C'è un grosso però. Inizia la Festa del Pd. 
Ti prego no eh, Ligabue anche quest'anno poi no. Ha stracciato i coglioni. Non ce la posso fare. E ti prego basta anche Gem Boy + Cristina che hanno tutti rispettivamente 70 anni per gamba - anche se lei si trucca ancora come una teenager di Cioe'. 
E basta Giacobazzi che da 5 anni fa le stesse gag sulla riviera romagnola.
Speriamo vada in porto quella faccenda del Bring Lollapalooza to Campovolo, anche se io sono un po scettica a riguardo, a dire il vero. Non vorrei che Farrell mi avesse un tantino illusa a riguardo. (Certo che un po di gruppi ROCK con la R grossa ce li meriteremmo eh, che' intercorre un lustro dalla data reggiana degli U2. E per  una volta ci farebbero andare in bicicletta, abbuonando i 200 km Reggio Emilia, piazze Marconi - Assago, Mediolanum forum).
Però. Ancora.
Iniziano i sudori freddi, sento che si sta avvicinando. Vabbè dai, che sarà mai? Oddio. sta arrivando, vedo già le transenne in preparazione e i cartelli di divieto di transito in corso Garibaldi. Con conseguente intaso perenne della circonvallazione - che raggiungerebbe livelli topici nell'eventualità macchiavellica di concomitanza con Grissin Bon in casa. 
Ecco. La sento. È' alle porte. Con gli stessi banchetti dal 1993. Vendono ancora il braccialetto che avevo in una vecchia polaroid di Riccione, a 11 anni. Vendono ancora il set di coltelli con relativa dimostrazione e il set di panni pelle di daino per la casa (che poi invece mio padre teneva in macchina per i vetri, imitando un po' carlo Verdone in bianco rosso e Verdone). E' maledetta, sempre lei. Con quel profumo di caramello misto peruviano/incenso. Attaccato un po' dallo zucchero filato e dall'unto della porchetta. Con il deodorante al sale per le ascelle, quello vegan, biologico, anallergico insomma. (Che ti fa evitare la pezza per 48 ore, dicono, ancora però da verificarne l'attendibilità ). 
E quando arriva, immancabilmente noiosa, logorroica, con principi sintomatici di Alzheimer, sindaca perentoria la fine di tutto l'immaginario erotico-sentimentale-balnearvacanziero del reggiano in ciabatte. Dell' estate. Del buon gusto e dell' avanguardia. 
Lei. 
L'unica, dopo varie ed eventuali divinita', che ha il superpotere dell' Eternità. 
Più del ponte di Bach, di Calatrava e, ahimè', del Green Bay in via San Carlo. Lei. 

La GIAREDA.








lunedì 2 febbraio 2015

In the Beginning was.

Per un 2015 migliore.

- Focus sul presente
- Affrancarsi e farsi solo accompagnare da un passato che non è più
- Farsi psicoanalizzare
- Limite di utilizzo annuo di occhiali hipster con lenti rotonde
- Il Fai da te (in qualsiasi settore, anche il più magnificamente Egoriferito)
- Mensio ansia, più concretezza
- Meno televisione, più Natalia Aspesi
- Perdersi nella bellezza di Luca Argentero su Instagram
- Servizio delivery per i ristoranti
- Nuovo disco di Sufjan
- Ryanair nuovamente ai prezzi di Ryanair
-  Ritorno di un Vocabolario articolato e no slang giovanile, riutilizzo della "per" e della "ch"
- La merenda
- Abolizione del termine "flessibilità"
- Doveri e Diritti
- Protezione. Per le donne, per i lavoratori, per i bambini, per i disoccupati. Per il pene&vagina
- Abbracci. Inteso anche come biscotti
- Sostituzione delle tue 40 password dalle impronte digitali
- Più piste ciclabili e meno cicli a scatto fisso
- Nuovo libro sui cuori infranti di Franzen
- Saldo a sette giorni delle fatture
- Nuovo album degli Arctic Monkeys
- Prevenzione su ogni organo interno e non. Sulla cultura. Sull'intelligenza.
- Meno mail inutili, più lettere d'amore
- Abolizione delle citazioni e degli arforismi di Oscar Wilde
- Air bnb per tutti
- Capire se il tuo messaggio è stato capito nel tuo modo di intendere
- Abolizione delle emoticon in tutte le conversazioni
- Salumerie con tavoli e seggioline pieghevoli in ogni angolo di strada
- Abolizione delle cene costose senza un senso
- Letture al parco da Aprile in poi
- Premio in cioccolatini per ogni mezz'ora di sport
- Abolizione dell'articolo 18 in cambio di asili aziendali
- Mercatini del Riuso, del cambio e dello scambio, della trasformazione, del nuovo usato e del vintage
- Nuova bevanda: Cedrata Tassoni alcolica
- Musica dal vivo sempre, come nei 90's
- Abolizione delle Cover band
- Arginamento delle pubblicità di culi perfetti
- Fornitura Annuale di gelato Hagen Dazs per chi compila i questionari di soddisfazione del cliente
- Zero tasse e contributi sotto i 24 mila euro
- Partite iva a regime di vere partite iva: orari e gestione del lavoro personalizzata
-  Liberazione dal Black Tie
- Wi Fi aperte ovunque e che funzionano in treno
- Abolizione della pioggia il lunedì e il weekend
- Abolizione della sindrome premestruale
- Nuove lenti a contatto da poter tenere sempre
- Autopreparazione e autodisfacimento della valigia
- Cibo pronto all'arrivo a casa, ma non confezionato
- Beppe Grillo nel dimenticatoio, come il Sudoku
- Estinzione del chiuaua
- Smartphone che si ricaricano con il calore del corpo
- Affermazione di leader politici colti, eleganti, coraggiosi, visionari e realisti
- Incentivi alla rottamazione delle scarpe brutte e reggiseni rovinati
- Tutte le aziende italiane con chiusura bilancio in positivo


Chiederle tutte queste cose, lavorare per esse e volerle con il cuore.