Lapis and Notes



Lapis and Notes


Post Scriptum:

Welcome.
(To the Jungle).

"Gli svedesi hanno capito quello che la Scavolini ancora no. Ovvero. Che la gente comune ha 40 mt quadri per farci stare un letto, una cucina e un water. E ha sempre sognato la penisola. Poi si è ridimensionata, nel momento in cui ha realizzato un fatto.
Che i sogni si pagano al metro quadro".







venerdì 28 gennaio 2011

Eraclito, quando diceva che "tutto scorre", sapeva quel che diceva.

Ogni essere umano è inevitabilmente spinto dal bisogno di lasciare un segno indelebile del proprio passaggio.

Un segno unico, personale, tangibile e quanto più eterno possibile. Che sia un quadro, un libro, una incisione, una frase scritta, una canzone, un ritratto.
Arriva un momento nella vita in cui urge la necessità di esprimere la parte più profonda di noi, quella che nessuno conosce. E questo momento solitamente coincide con la netta sensazione che manchi qualcosa, qualcosa che sfugge e impedisce di vedere tutta la scena.
Come se mancasse sempre un tassello decisivo per la completa realizzazione: sentiamo un costante anelito a cio' che non ci è dato sapere, non ci è dato capire o provare con certezza. A cio' che non ci è dato possedere, in quanto il possesso è solo una  perfetta e umana illusione di attaccamento all'effimero, al mutevole. All' incerto. E questo ci disorienta e ci spaventa. Ci rende inermi al più basso livello.
Quante volte sento lo scorrere della vita e mi rammarico per il fatto che sto utilizzando solo una delle molteplici strade percorribili, solo una scelta di fronte alle n scelte quotidiane che la vita ci chiama a fare. E tutto il non scelto cade irreversibilmente nell'oblio del mondo delle Idee.
Se penso alle strade, ai bivi, alle coincidenze, alle intuizioni, non riesco a immaginare in quanti modi diversi sarebbe possibile costruire la propria strada, ma che, per paura, alle volte, non ne se ne ha il coraggio. Sprecando così proprio le possibilità che più potrebbero renderci felici.
Questa è la fortuna di chi, come me, è stato accudito, nutrito, cresciuto ed ha avuto la possibilità di studiare, di alzare la mano, di scegliere.
La scelta è lusso, lusso di andarsene, anche. Altrove. Dove potrebbero essere riconosciute le capacità. Dove qualcuno sarebbe disposto ad insegnare ciò che non sappiamo e che sarebbe importante sapere. Dove si potrebbe fare un tentativo. E qualcuno magari disposto anche a darti una mano. Sai mai.

Da piccola credevo che l'età adulta decretasse, come un traguardo immaginario, il raggiungimento di tutte quelle caratteristiche riguardanti la saggezza, la giustizia, la virtù, il coraggio, la capacità di fare sempre la cosa giusta. Crescendo ho imparato che no, non è automatico: l'età non è maestra di vita in termini assoluti. Dipende da dove sei passato. Da quanto cuore ci hai messo e da quanta anima hai ascoltato, da quante risposte hai trovato e ancora di più da quante domande ti sei fatto. Perchè è quello, quello che davvero conta. Essere presenti a se stessi, pensarci alle cose. Chiedere. Ascoltare. Osservare.

La saggezza non deriva forse da antiche sofferenze che abbiamo dimenticato ma da cui la nostra anima ha imparato qualcosa? E ancora, per quanto riguarda il discorso Amore:  non è che non ci credo nell'amore, sarei matta. L'amore è un sentimento puro, se analizzato nel suo essere in quanto tale. Ed è il motore dell' Universo.
L'amore si trasforma in fonte di sofferenza quando è legame. E' nell'amore di coppia che mi riesce difficile investire. Semplicemente non credo che sia possibile scegliersi a vicenda una volta per tutte in modo esclusivo, a causa della finitezza, della limitatezza e della fisicità del nostro corpo e del mondo in cui viviamo. La mente genera continuamente nuovi desideri. Non invidio chi si sposa perchè si sta sposando, ora, nel momento presente, ma invidio la convinzione attuale di costoro - riposta in un legame - proiettata al futuro.





"Io sono amico della gente incerta, perplessa, modesta che cerca di capire e che è sempre nello stato di uno che non ha capito. Sono molto amico della gente che ha paura. L'impermanenza è legge universale e la vita è un enigma refrattario a qualunque volontà di potenza: soltanto alla fine del tragitto ci si accorge di come non fosse affatto chiara la ragione di tutto il nostro affanno".            
                                                                                                                                       E. Sottsass




Poi, come in una qualsiasi grossolana analisi, c'è la distinzione tra chi prova a capirle, le cose, e chi no. Tra chi è in grado di amare e chi no. Ma questa è un' altra storia.



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