Ci sono libri che sono belli sempre.
E poi ci sono libri che sono belli sempre particolarmente
ad Aprile.
Chè Aprile è un mese da classificare nella fascia dei mesi
complicati, quelli che non passano tanto via lisci e indolori, come può essere,
ad esempio, un Ottobre o un Marzo. Aprile no, è infimo.
Semplicemente per alcuni validissimi motivi.
Perché porta con sé cambiamenti,
fatiche. E’ il mese degli armadi da
cambiare, dei cuori da consolare, degli ormoni da controllare, degli ombrelli
da aprire. Delle abitudini diverse, dei giri in bicicletta, della pelle bianca
che inizia a tingersi, delle gambe e delle braccia da scoprire, delle riflessioni strambe sdraiati sulle panchine. E anche dei
gelati (scusate, retaggio di un lontano Baglioni).
Ho capito che quando non riesco a cogliere quel segreto
delle cose, quel qualcosa che non si può definire, momentaneo ed
importantissimo, mi rammarico.
Mi
sfugge. E so che è quello il momento da ricordare, da imprimere nel cuore e
nella testa.
Quando mi sento lontana, spaesata, quando mi mancano alcune
coordinate, ecco.
Quando sono nostalgica.
Non c’è forse felicità anche nella nostalgia? Anzi, non è
forse la nostalgia un preciso indicatore dello spazio sentimentale lasciato da
una felicità terminata (la felicità, nella sua essenza, per essere tale, è delimitata da un preciso
inzio e un preciso termine) e pronto per essere riempito da un’altra felicità futura?
Nostalgia, Definizione
[Dal mio dizionario inventato]
La nostalgia è un fastidio generalizzato, sottile e perfettamente
incastrato, difficilmente localizzabile in un punto preciso, che fornisce una misura, in termini di intensità,
dell’importanza delle cose passate, agli occhi del cuore. Siano queste cose situazioni
vissute, persone incontrate, luoghi visitati, momenti
trascorsi impegnati a fare/dire/lottare/ con/contro qualcosa/qualcuno.
Dove c’è nostalgia, c’è stata passione. Amore. Vicinanza.
Affetto. Attaccamento. Felicità. C’è
stata la responsabilità di aver deciso di impiegare in un certo modo quella
cosa che per comodità di significato
chiamiamo tempo, ma che in realtà è poi la VitaVeraVissuta. Sul momento crediamo che quello che stiamo
vivendo sia normale, sia qualcosa di ordinario, comunissimo, banale.
Appena non
possiamo più viverlo, eccola. Arriva
inesorabile a indicarci il Valore. E' un indicatore di valore, di qualità, di verità che funziona alla stregua di una specie di sistema immunitario delle emozioni, ed agisce in modo retroattivo. Perché noi, si sa, alle volte
siamo distratti con le cose della vita. Non impariamo mai a prestare
attenzione, e quando lo facciamo non è mai abbastanza e mai al momento
giusto.
La nostalgia, in
questo modo, definisce il significato del nostro essere nel mondo.
Come faremmo a sapere cos’è che abbiamo amato così tanto,
senza nostalgia? O a cosa siamo stati così legati? A cosa abbiamo dato un
significato e a cosa il nostro cuore ci ha chiamato a essere presenti con tutto
noi stessi?
Ci fornisce un aiutino. Facendoci soffrire un po'.
Attenzione a una cosa pero’.
La nostalgia, per essere sana e per garantire un corretto
funzionamento del sistema immunitario delle emozioni, deve essere alternata
dalla pienezza del presente e dalla progettualità per il futuro. Dai desideri,
dai sogni di cui non possiamo avere nostalgia perché non sono cio’ che c’è stato
e non c’è più, ma sono una delle possibilità verso cui abbiamo un dovere
morale.
Quello di farli accadere.
Deve
essere una nostalgia che si rinnova, indicativa di valore a cose diverse nel
tempo.
Quando senti nostalgia,quando c’è quel fastidio affilato che
preme, che schiaccia il cuore, arriva una consapevolezza. E’ uno dei preziosi metodi analitici che ci
hanno gentilmente concesso per guardarsi dentro, in profondità.
Ed essere a
conoscenza di aver vissuto nel migliore
dei modi.
Di aver vissuto con necessità, con urgenza.
Esattamente come abbiamo potuto, come abbiamo dovuto.
"Nei corridoi del supermercato, studio sempre i carrelli delle persone, e immagino le loro colazioni, le loro cene, certe somiglianze con il loro modo di vivere. Ce ne sono alcune che fanno una spesa che farei esattamente così anch'io, una spesa che sottoscriverei.
Tutte le persone che non sono belle, o che sono brutte, poi quando le conosci diventano più belle, sempre.
La seguente frase con cui cominciavo qualsiasi tema a scuola: La questione storica, economica, filosofica, scientifica, politica e sociale del ventesimo secolo... E mi ritrovavo ad aver già riempito cinque o sei righe.
Quando mia moglie si mette una mia maglietta."
Momenti di trascurabile felicità,
F. Piccolo
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